Foto, filmati e documentazioni delle attività dell’Anno Accademico 2022 – 2023


In questa galleria sono rappresentate con foto, filmati e documentazioni di alcune delle attività di questo anno accademico; chi ne avesse e volesse condividerle può inviarle alla mail info@unitresantenacambiano.it, saremo lieti di pubblicarle.


Maggio 2023 – Gita sociale “Tesori del Lazio”

Ulteriori foto della gita sono disponibili al seguente link

Come di consueto, il Direttivo UNITRE Santena e Cambiano a fine Anno Accademico organizza una gita sociale aperta a tutti i soci e non soci dell’Associazione.

Quest’anno l’itinerario scelto è stato il Lazio con i suoi borghi storici medioevali. Il viaggio in origine prevedeva anche un’escursione all’isola di Ponza durante il secondo giorno, visita che non abbiamo potuto effettuare a causa delle avverse condizioni del mare. Sarà un buon motivo per ritornare! Purtroppo quest’anno il tempo è stato inclemente nel periodo scelto per il viaggio, ciò nonostante siamo riusciti a fare tutti gli itinerari giornalieri previsti che, di seguito, vi raccontiamo.

Siamo partiti venerdì 19 maggio di prima mattina da Cambiano e Santena in pullman direzione Terracina in provincia di Latina, nel territorio chiamato “la Ciociaria”, in cui siamo arrivati all’hotel nel pomeriggio inoltrato.

Qui abbiamo saputo dall’Autorità Marittima che il giorno dopo i traghetti da e per l’Isola di Ponza non sarebbero partiti a causa del mare grosso.

Non ci siamo persi d’animo e, tramite l’agenzia, abbiamo cambiato l’itinerario. Durante la mattinata abbiamo visitato l’antica Abbazia cistercense di Fossanova nel Comune di Priverno (LT). Maestoso esempio di architettura gotico-cistercense italiano, fu costruita tra l’XI e il XII secolo. Ha uno splendido chiostro, abbiamo visitato la Sala Capitolare, il refettorio dei monaci e l’Infermeria, dove morì San Tommaso d’Acquino.

Nel pomeriggio ci siamo spostati nella cittadina di Sermoneta (LT)  posta su di un colle tra l’Agro Pontino e i Monti Lepini con una splendida veduta sulle stesse località. Costruita in tempi antichissimi dal popolo dei Volsci, nel XII secolo divenne feudo della illustre famiglia dei Caetani che ebbe tra i suoi esponenti papi, cardinali e condottieri. I Caetani costruirono il bellissimo castello medioevale che abbiamo visitato, in cui visse Lucrezia Borgia divenuta Duchessa di Sermoneta.

Domenica 21 maggio mattina siamo andati a Gaeta (LT) sul promontorio del Circeo. Abbiamo visitato la Grotta del Turco, una spaccatura della montagna con un profondo orrido che arriva fino al mare. In città abbiamo visitato il Santuario della SS. Annunziata costruita nella prima metà del 1300 in stile gotico. Venne restaurata nel XVII secolo con una impronta barocca. Alle spalle del santuario, con portale su via dell’Annunziata, vi è la Cappella dell’Immacolata Concezione o “Cappella d’Oro”, detta così perché ha la volta a botte costituita da cassettoni di legno intagliati e dorati, ha alle pareti 19 tele raffiguranti scene della vita di Gesù e della Madonna, un vero gioiello.

Nel pomeriggio ci siamo spostati a Sperlonga (LT). Sperlonga sorge su uno sperone di roccia, la parte finale dei monti Aurunci, che si protende nel mar Tirreno e nel golfo di Gaeta, con uno spettacolare colpo d’occhio. Secondo una tradizione mitica, presso Sperlonga sorgeva la città di Amyclae fondata dagli Spartani. In età romana sorsero nel territorio numerose ville, la più celebre delle quali è quella dell’imperatore Tiberio, comprendente una grotta naturale modificata e decorata con sculture del ciclo di Ulisse. Le ville fungevano anche da centri di produzione per l’industria della pesca (vasche per l’allevamento). Abbiamo visitato anche il Museo Archeologico ricco di reperti scoperti nel territorio.

Lunedì 22 maggio siamo andati a visitare Anagni in provincia di Frosinone. È nota come la “città dei papi”, per aver dato i natali a diversi pontefici e per essere stata a lungo residenza e sede papale. In particolare il nome di Anagni è legato alle vicende di papa Bonifacio VIII e all’episodio noto come lo “schiaffo di Anagni“. Abbiamo visitato il duomo che sorge sulla sommità dell’acropoli ed è il risultato di differenti fasi di costruzione. L’interno è prevalentemente gotico, e conserva un pavimento in stile cosmatesco, un mosaico geometrico in diversi colori. La splendida cripta conserva un ciclo di affreschi che raffigurano scene dell’Antico e Nuovo Testamento. Molto bello e caratteristico il centro storico con i suoi edifici medioevali, tra cui spicca il Palazzo della Ragione, sede del Municipio.

Nel pomeriggio ci siamo spostati nella vicina città di Alatri (FR). Fu in origine uno dei principali centri del popolo tosco-umbro degli Ernici. Nota soprattutto per l’acropoli preromana cinta da mura megalitiche, della quale risalta per imponenza la Porta Maggiore, seguita dalla Porta Minore, possiede inoltre un significativo patrimonio di monumenti di notevole interesse architettonico e artistico, quali la chiesa collegiata romanicogotica di Santa Maria Maggiore e la basilica concattedrale di San Paolo.

Il 23 maggio, martedì, ci siamo recati nella località laziale chiamata “Castelli Romani” e abbiamo visitato l’Abbazia di San Nilo, appartenente alla Chiesa bizantina cattolica in Italia nel comune di Grottaferrata (RM). L’esterno della chiesa è in stile gotico. Presenta totalmente integra la struttura originaria della chiesa del 1004. Di fianco si trova lo slanciato campanile coevo. L’interno della chiesa, originariamente in stile romanico, è stato trasformato nel 1754 con un rivestimento di stucco in stile barocco che ha ricoperto gli affreschi alle pareti e le colonne, trasformate in pilastri. La profonda abside conserva la maestosa iconostasi barocca, voluta nel 1665 dal cardinale Francesco Barberini su disegno e progetto di Gian Lorenzo Bernini.

La tappa prevedeva il pranzo in un ristorante tipico dei Castelli Romani e il trasferimento a Castel Gandolfo nella Città Metropolitana di Roma con visita ai giardini del Palazzo Pontificio. Questa visita non è stato possibile effettuarla perché purtroppo i giardini erano chiusi.

Dopo Castel Gandolfo ci siamo spostati in pullman alla città di Bolsena (VT), entrando nel territorio della Tuscia, in un hotel in riva al lago omonimo in cui abbiamo pernottato nei giorni successivi.

Mercoledì 24 maggio siamo stati al Bosco Sacro dei mostri a Bomarzo. Il Parco dei Mostri, denominato anche Sacro Bosco o Villa delle Meraviglie di Bomarzo, in provincia di Viterbo, è un complesso monumentale caratterizzato da un parco naturale ornato da numerose sculture in basalto risalenti al XVI secolo e ritraenti animali mitologici, divinità e mostri.

L’architetto e antiquario Pirro Ligorio su commissione del principe Pier Francesco Orsini (detto Vicino Orsini) progettò e sovrintese alla realizzazione, nel 1547, del parco, elevando a sistema, nelle figure mitologiche ivi rappresentate, il genere del grotesque. L’Orsini chiamò il parco semplicemente “boschetto” e lo dedicò a sua moglie, Giulia Farnese. Le architetture impossibili, come la casa inclinata, o alcune statue enigmatiche rappresenterebbero secondo alcuni le tappe di un itinerario di matrice alchemica. Scienziati storici e filologi hanno fatto parecchi tentativi per spiegare il labirinto di simboli, e hanno trovato temi antichi e motivi della letteratura rinascimentale, per esempio del Canzoniere di Francesco Petrarca e dell’Orlando furioso di Ludovico Ariosto. Sono rimasti, però, talmente tanti misteri che uno schema interpretativo omogeneo, alla fine, forse non potrebbe nemmeno essere trovato, su un pilastro compare una possibile iscrizione-chiave: «Sol per sfogare il core». Nel 1948 il parco fu visitato da Salvador Dalí che per l’occasione si fece inquadrare in pose originali tra i principali monumenti e definì il luogo un’invenzione storica unica. Luogo effettivamente incantato e romantico, unico al mondo.

La tappa prevedeva una degustazione di vini tipici con piatti tipici della Tuscia.

Nel pomeriggio abbiamo visitato la cittadina di Bolsena (VT), amena località posta su un poggio affacciato sull’omonimo lago. Spiccano il Palazzo Monaldeschi della Cervara : castello medioevale su tre livelli visitabile. Poi il Palazzo del Drago costruito nella metà del XVI, la Fontana di San Rocco. La Basilica di Santa Cristina (XI secolo), in stile romanico, conserva al suo interno le Catacombe.

Il giorno successivo, giovedì 25 maggio al mattino, abbiamo visitato Viterbo, antica sede papale caratterizzata da un centro storico medioevale con vicoli, piazzette ed affacci incantevoli. Di antiche origini etrusche, presenta un vasto centro storico, con il quartiere di San Pellegrino ben conservato, e cinto da mura quasi perfettamente integre. Viterbo è conosciuta come la città dei Papi : alla fine del XIII secolo fu infatti sede pontificia e per 24 anni il Palazzo Papale ospitò e vide eleggere diversi pontefici. Il duomo fu eretto in stile romanico nel corso del XII secolo. Il campanile trecentesco è formato nella parte alta da strati segnati da doppie bifore e da fasce policrome orizzontali. Lo spazio interno è articolato in tre navate separate da due file di colonne culminanti in eleganti capitelli. Il pavimento è in stile cosmatesco. Nella zona absidale della navata sinistra vi è il sepolcro di papa Giovanni XXI. Nella chiesa fu certamente sepolto anche papa Alessandro IV, ma la sua tomba è andata perduta. Di lato alla cattedrale sorge il Palazzo dei Papi, costruito fra il 1255 e il 1266 sul colle di San Lorenzo per ospitare e proteggere i pontefici durante il loro soggiorno a Viterbo, con la celebre loggia formata in un solo lato da sette archi sorretti da esili colonnine binate che si intrecciano elegantemente. Dalla loggia si entra nella grande Sala del Conclave. Infine il Palazzo dei Priori (Municipio) e Prefettura su piazza del Plebiscito, meglio conosciuta dai viterbesi come “piazza del Comune”.

Nel pomeriggio, dal centro di Viterbo, ci siamo spostati in periferia, precisamente nella frazione di Bagnaia, ove sorge la Villa Lante con i suoi splendidi giardini all’italiana. Capolavoro dell’arte paesaggistica rinascimentale i giardini sono attribuiti al Vignola. Abbiamo ammirato le aiuole geometriche a “labirinto”, capolavori dell’arte topiaria, intervallati da splendidi giochi d’acqua, con ninfei, ruscelli, cascatelle e fontane architettoniche. Tra i giardini sorgono due palazzotti chiamati casini, pressoché identici, ma costruiti da due diversi proprietari e in tempi diversi, dove abbiamo ammirato le bellissime logge affrescate.

Ci siamo quindi spostati nella vicina cittadina di Vitorchiano (VT). Vitorchiano si trova ai piedi dei monti Cimini, proteso verso la verdeggiante valle del Vezza. L’antico borgo, noto per le attività legate all’estrazione ed alla lavorazione del peperino, una pietra grigia caratteristica di questo territorio, è adagiato su un poggio, fratturato in enormi massi, di questa pietra, con pendii ripidi a strapiombo su due fossi. Vitorchiano vanta una storia secolare influenzata a lungo dalla politica espansionistica della vicina e potente Viterbo.  Il Senato Romano Vitorchiano “Terra Fedelissima all’Urbe”, le consentì di aggiungere al proprio stemma la sigla S.P.Q.R e di fregiarsi della Lupa Capitolina. A Vitorchiano si trova una statua moai. Essa è stata scolpito nel 1990 da undici indigeni dell’isola di Pasqua, invitati dalla trasmissione RAI “Alla ricerca dell’Arca”, a realizzare un programma di “gemellaggio” culturale. Poiché gli originali Moai dell’isola di Pasqua si stavano deteriorando, la televisione di Stato si adoperò per scovare una pietra vulcanica simile a quella delle cave dell’isola di Pasqua per poterne costruire uno nuovo. La trovò proprio qui : un enorme blocco di peperino del peso di trenta tonnellate. Fu scolpito quindi con asce manuali e pietre taglienti.

Mentre passeggiavamo tra case, vicoli e piazzette medioevali abbiamo incontrato il Municipio. Il Sindaco ci ha aperto la Sala Consiliare affrescata in stile medioevale, con soffitto a cassettoni e dipinti rinascimentali alle pareti.

Nell’ottavo e ultimo giorno, venerdì 26 maggio, abbiamo salutato Bolsena ed il suo romantico lago vulcanico e siamo partiti per Civita di Bagnoregio, “la città che muore”.

Civita è una frazione di 11 abitanti del comune di Bagnoregio, in provincia di Viterbo,  facente parte dei borghi più belli. Si trova nella valle dei calanchi, un’area situata tra il lago di Bolsena a ovest e la valle del Tevere a est, nel comune di Bagnoregio. È costituita da due valli principali: il Fossato del Rio Torbido e il Fossato del Rio Chiaro. In origine questi luoghi dovevano essere più dolci e accessibili ed erano attraversati da un’antica strada che collegava la valle del Tevere al lago di Bolsena.

La morfologia di quest’area è stata caratterizzata dall’erosione e dalle frane, da cui il nome di “la città che muore”. Il territorio è costituito da due formazioni distinte per cronologia e tipo. Quella più antica è quella argillosa, di origine marina e costituisce lo strato di base, particolarmente soggetto all’erosione. Gli strati superiori sono invece formati da materiale tufaceo e lavico. La veloce erosione è dovuta all’opera dei torrenti, agli agenti atmosferici, ma anche al disboscamento.

Situata in posizione isolata, Civita è raggiungibile solo attraverso un ponte pedonale in cemento armato costruito nel 1965.

L’urbanistica dell’intero abitato è di origine etrusca, costituita da cardi e decumani secondo l’uso etrusco e poi romano, mentre l’intero rivestimento architettonico risulta medioevale e rinascimentale. All’interno del borgo troviamo la chiesa di San Donato, che si affaccia sulla piazza principale, Palazzo Alemanni, sede del Museo Geologico e delle Frane, il Palazzo Vescovile, un mulino del XVI secolo, i resti della casa natale di san Bonaventura da Bagnoregio e la porta di Santa Maria.

Civita di Bagnoregio è stata l’ultima località visitata nel nostro viaggio. Nel primo pomeriggio siamo saliti sul pullman che ci ha riportati a Cambiano e Santena nella serata.

Il gruppo dei “turisti dell’UNITRE” era di 30 persone che provenivano da diversi luoghi piemontesi, non solo da Santena e Cambiano, ed è stato, fin dall’inizio del viaggio, coeso, amichevole e scherzoso. Ci siamo fatti un’ottima compagnia ed abbiamo saldato ancora di più i nostri rapporti di amicizia. Ridendo e scherzando, in questa settimana in Lazio, abbiamo camminato per ben 85 chilometri, con una media giornaliera di oltre 10 chilometri. Complimenti a tutti!

Quindi il bilancio finale di questa gita è più che positivo : abbiamo visitato dei luoghi della cosiddetta “Italia minore” ma non per questo meno belli e interessanti. Paesi e città cariche di storia millenaria immersi in un verde paesaggio collinare abitato da gente cordiale e simpatica, con numerose proposte culturali ed enogastronomiche. Un gioiello che arricchisce ulteriormente il grande tesoro che è l’Italia.

Ora l’Anno Accademico 2022 – 2023 può dirsi concluso e tutti noi stiamo già pensando al prossimo ed alle numerose iniziative culturali, didattiche e ludiche che organizzerà il prossimo direttivo, che sarà nominato nel prossimo mese di giugno. Quindi, arrivederci a presto e numerosi all’UNITRE di Santena e Cambiano!

Santena, 28.05.2023                                                           Il Direttivo

                                                                     UNITRE sede di Santena e Cambiano      


Cucito e uncinetto creativo

Pubblichiamo video su alcuni dei lavori eseguiti dagli allievi durante il corso


15 maggio 2023 “Sfilata corso di taglio e cucito”

Di seguito alcune foto della sfilata dei lavori eseguiti dalle allieve del corso di “Taglio e cucito”


15 aprile 2023 – “Visita ai giardini del Kurten”

Pubblichiamo una selezione delle foto ottenute dai partecipanti alla gita suddivise tra le due località visitate: Ternavasso e Monticello d’Alba.

Per chi volesse guardare tutte le foto pervenute e scattate nell’occasione può collegarsi al seguente link.

Pubblichiamo inoltre un breve resoconto che sintetizza la giornata trascorsa insieme. UNI3 – Visita in due parchi Kurten

Foto di Ternavasso

Foto Monticello d’Alba


Martedì 7 marzo 2023 – “Donne e arte…non mettetele da parte”

Di seguito alcune foto della serata della Giornata Mondiale della Donna tenutasi presso la Biblioteca di Santena.


Sabato 11 febbraio 2023 – “Concert Art Francesco Gonin tra pittura e musica”

In collaborazione con gli “Amici della Fondazione Cavour” si è tenuto, presso il Salone diplomatico della Villa Cavour di Santena un incontro sul tema “Francesco Gonin tra pittura e musica“, riportiamo di seguito alcune foto e video dell’incontro.


Gita del 28 gennaio 2023 a: “IL MEMORIALE DELLA DEPORTAZIONE” a Borgo San Dalmazzo e “IL FILATOIO di Caraglio”

Riportiamo di seguito, un articolo pubblicato da “La Guida.it

Da Cambiano Santena in visita a Borgo San Dalmazzo

Gli iscritti all’Università della Terza Età a Memo4345, Monserrato e centro storico

di Piergiorgio Berrone – Mercoledì 1 febbraio 2023

La Guida - Da Cambiano Santena in visita a Borgo San Dalmazzo

Borgo San Dalmazzo – Sabato 28 gennaio un gruppo di iscritti all’Università della Terza Età di Cambiano Santena ha visitato Borgo San Dalmazzo, facendo tappa a Memo 4345 (itinerario didattico sulla Shoah allestito nell’ex chiesa di Sant’Anna) e al Santuario di Monserrato, effettuando anche una passeggiata nel centro storico.

L’Associazione Santuario di Monserrato ha messo a disposizione una guida turistica – Raffaella Risso – che ha accompagnato il gruppo nella visita alla Torre civica, alla chiesa di Santa Croce e alla chiesa parrocchiale. A Monserrato la comitiva ha potuto ascoltare le informazioni storiche relative al santuario e una panoramica storico-culturale sulla città di Borgo con la magnifica vista dal sagrato.

“Un’occasione per accogliere persone in visita alla nostra città – commentano i volontari dell’associazione Santuario – ma anche uno stimolo a creare rete tra i vari luoghi più significativi della città di Borgo. Un itinerario che dovrà essere potenziato e pubblicizzato e noi come Associazione siamo a disposizione per collaborare”.


Auguri Natale 2022

Alcune foto…


Non (solo) BELLE … ma NOBEL!

Alcune foto e la locandina della serata del 30 novembre 2022 con il tema “Non (solo) BELLE … ma NOBEL!


Gita a Crema, Cremona e alla Certosa di Pavia del 26-27 novembre

Pubblichiamo alcune foto fatte dai partecipanti della gita.


Nordic walking

un paio di foto sul corso di “avvicinamento al nordic walking”


“…cosa diavolo è l’innovazione!!!”

Alcune foto della conferenza nella quale è stato presentato il libro: “Una Fiat che fu” di Giancarlo Michellone

Stralcio delle conferenza “…cosa diavolo è l’innovazione!!!”

Sabato 22 ottobre 2022- “Sulle strade di Fenoglio”

Pubblichiamo alcune foto fatte durante la gita sociale “sulle strade di Fenoglio”. Se qualche partecipante ha delle foto e vuole condividerle, può inviarle a info@unitresantenacambiano.it,


Tavola rotonda con il tema: “Non lasciare indietro nessuno”

Il 20 ottobre presso la biblioteca di Santena si è tenuta, in occasione della Giornata Mondiale dell’alimentazione del 16 ottobre, una tavola rotonda nella quale il tema sarà affrontato dal punto di vista del territorio, dell’agricoltura locale, della provenienza dei cibi e della sicurezza alimentare globale: avere cibo sicuro e nutriente per tutti.

Alcune foto:


Corso di disegno e di introduzione alla pittura

Alcune foto delle prime lezioni del corso


Inaugurazione Anno Accademico 2022-2023

11 ottobre 2022 si è ufficialmente aperto l’ Anno Accademico 2022-2023, presso il teatro comunale di Cambiano.